Counseling and psychotherapy for individuals, couples and families.

Genitorialità


«Non hai avuto modo di scegliere i genitori che ti sei trovato, ma hai modo di poter scegliere quale genitore potrai essere». 

Nel complesso mondo del sostegno alla genitorialità, riporto qui solo alcune riflessioni... 


Le presenze invisibili

Ricordiamoci che spesso tra noi e nostro figlio ci sono altre figure “invisibili” (i nostri genitori, i nostri fratelli, noi stessi quando avevamo la sua età), figure alle quali reagiamo: in questo modo non reagiamo al presente, ma riviviamo il passato, rimettendo in scena conflitti antichi che non riguardano nostro figlio, i suoi bisogni, la sua personalità..


Cosa si intende per "stile genitoriale"?

Lo stile genitoriale è in larga misura influenzato dal modo in cui vengono gestite le emozioni:

  • genitori noncuranti sminuiscono, ignorano o sottovalutano le emozioni negative dei figli;
  • genitori censori criticano le espressioni di sentimenti negativi e che possono arrivare a rimproverare o punire i figli per queste manifestazioni emotive;
  • genitori lassisti accettano le emozioni dei figli e si dimostrano empatici, ma non riescono a offrire loro una guida o a porre limiti al loro comportamento.

L’educazione è soprattutto esempio, ed un genitore diventa un efficace allenatore emotivo del figlio quando egli stesso mostra al figlio l’autocontrollo, l’empatia, l’ascolto.


Ascoltare è una forza creativa.

Essere ascoltati ci crea, ci fa aprire ed espandere.

Le persone che ci ascoltano sono quelle a cui ci avviciniamo.

Ascoltare veramente è accordare rispetto. Senza rispetto nessuna relazione umana può funzionare normalmente.

Se vuoi comprendere ciò che tuo figlio sta dicendo, devi partire dal presupposto che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.


Personalmente consiglio ai genitori di adottare la tecnica dell’ASCOLTO ATTIVO, che consiste sostanzialmente nell’ascolto silenzioso, ed empatico del figlio, sospendendo il giudizio, senza interromperlo con consigli, ramanzine, pareri, interpretazioni, giudizi, proverbi e tutti gli altri nemici della comunicazione davvero efficace tra genitori e figli. Al termine consiglio di ripetere quello che il figlio ha detto, riformularlo senza aggiungere interpretazioni né voler consolare o sgridare.


Ciò fa sì che nostro figlio si senta davvero ascoltato, capito.

Una sequenza ideale nella COMUNICAZIONE tra genitore e figlio potrebbe iniziare con “Aiutami a capire bene”“Raccontami bene cosa è successo” (per incoraggiarlo ad esprimersi maggiormente), proseguire con “Mi sembra di capire che … “ seguito dal rispecchiamento di quanto è stato detto, per riflettere i messaggi al mittente senza anticipare le risposte, e al termine una domanda per stimolare la ricerca di soluzioni Cosa pensi che si possa fare?”.


Pertanto saper ascoltare è la porta per aprire il dialogo tramite il quale guidare nostro figlio a reperire le sue migliori risorse e a trovare - il più autonomamente possibile - la sua soluzione al problema (così che egli apprenda la preziosa arte del problem solving che è la chiave della sua autonomia futura).





Psicoterapia individuale

Adulti: per disturbi d’ansia, disturbi dell’umore (depressione), difficoltà relazionali, crisi esistenziali.


Bambini e ragazzi: difficoltà relazionali con amici; aggressività; dipendenze da nuove tecnologie; disagio dell’identità di genere, nell’affettività.

Psicoterapia della coppia

Per difficoltà di comunicazione, conflitti cronicizzati, coppie che stanno pensando alla separazione, Applico il Metodo dei Coniugi Gottman.

Psicoterapia di gruppo

In particolare per ragazze e donne con problemi di dipendenza affettiva, invischiate in relazioni disfunzionali. Applico il Protocollo del Metodo DipendiAmo®: (Gritti, M. C., 2018); è stata riconosciuta la validità e l’efficacia del trattamento basato sul protocollo dal Comitato Scientifico Internazionale della Accademia di Psicoterapia della Famiglia. I gruppi di terapia mirano a sviluppare la consapevolezza sulle origini della sofferenza psicologica e sui meccanismi della dipendenza amorosa. 

Le attività terapeutiche e gli strumenti utilizzati si prefiggono l’obiettivo di spezzare il circuito della dipendenza affinché le pazienti possano recuperare il controllo sul proprio mondo emotivo.

Molti interventi saranno finalizzati ad affrontare le angosce abbandoniche che irrompono nella vita delle dipendenti.

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